Lo schiaccia lattine è un attrezzo ecologico e salvaspazio costruito interamente con pezzi di recupero: riduce le lattine a un quinto del loro volume
Lo schiaccia lattine è un accessorio molto utile in quanto, comprimendole, ne riduce volume e ingombro nei contenitori per la raccolta differenziata.
Da un tavolino da picnic ormai inservibile a uno schiaccia lattine fai da te il passo non è certo breve, eppure la fantasia di un fai da te come il nostro lettore Francesco Lama arriva anche a questo: un supporto in legno a L, un sistema pressorio di elementi in alluminio incernierati, qualche modifica in fase di collaudo e l’accessorio è pronto. Il tutto rigorosamente a costo zero.
Lo schiaccialattine è un accessorio molto utile in quanto, comprimendole, ne riduce volume e ingombro nei contenitori per la raccolta differenziata.
Cosa serve per costruire uno schiaccia barattoli – lattine
- Truciolare spesso 40 mm (1 pezzo 105×375 mm; 1 pezzo 105×120 mm)
- Legno spesso 20 mm (1 pezzo sagomato 100x70x80 mm).
- Tubolare alluminio sezione 15×30 mm (1 pezzo da 280 mm; 1 pezzo da 200 mm)
- Profilo angolare alluminio (2 pezzi lunghi 375 mm)
- Profilato metallico sezione 13×25 mm (1 pezzo da 400 mm);
- 2 cerniere a libro;
- Piastrine metalliche;
- 1 manopola in gomma;
- viti e bulloni;
- Seghetto, trapano, cacciavite, metro, squadra, matita.
Costruzione
Si costruisce una base a L unendo due spezzoni di truciolare.
Il sistema di movimento prevede una leva in tubolare di alluminio, collegata con cerniera a libro a un altro spezzone di tubolare, fissato mediante due piastrine piegate su un piano in legno.
Prese le misure dell’altezza delle lattine, si collega la leva anche al verticale della L, con cerniera.
Guide e rinforzi
Lo spezzone di tubolare che preme è assicurato sul piano in legno anche da una piastrina a U con due tiranti, per evitare movimenti. Ai lati del verticale della base a L si avvitano due angolari in alluminio per fermare la lattina; il piano in legno ha due viti laterali sporgenti come guide entro questi “binari”.
Poiché la prova sotto sforzo evidenzia una certa debolezza della leva, all’interno del tubolare si inserisce un profilato metallico.
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