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Orto in terrazzo

La coltivazione di frutta e verdura sul balcone o sul terrazzo di casa rappresenta l’ultima frontiera dell’agricoltura urbana ed ecosostenibile.

Sempre più persone, stremate dal progressivo aumento dei prezzi dei prodotti agricoli, decidono di creare degli orti anche negli spazi esterni degli edifici urbani. Per allestire un orto basta poco: un balcone o un terrazzo. Il secondo spazio è certamente più ampio del balcone, ma più piccolo della terrazza, la quale coincide con una copertura dell’edificio da usare come tetto o come area esterna per il relax e la creazione di orti e di giardini. Il terrazzo è, invece, uno spazio che si estende il lunghezza, proprio come un balcone, presentandosi come un corridoio largo al massimo un metro e mezzo. Esistono anche terrazzi più ampi, con un’estensione in larghezza di circa due o tre metri. Piccolo o grande che sia, il terrazzo è sempre uno spazio ideale per accogliere un orto fatto di frutta, verdura, ortaggi e piante aromatiche. Per coltivare tutte queste piante sul terrazzo servono tempo, ma soprattutto tanta pazienza, amore e rispetto per la natura.

Il desiderio di avere un orto sul terrazzo si può realizzare solo se alla base c’è un’attenta e seria valutazione di tutto quello che occorrerà per la messa in opera dell’orto stesso. Anzitutto bisogna considerare l’esposizione e il microclima del terrazzo. Molte verdure e ortaggi necessitano di molta esposizione solare e di temperature calde, quindi se il terrazzo è esposto a sud o a sud est, si è già facilitati nella scelta delle specie da coltivare. Il secondo parametro da considerare, nella progettazione dell’orto, è la portata della superficie, cioè il carico che la stessa può sopportare. In genere un terrazzo sopporta un carico di trecento chili al metro quadro. Nella scelta dei vasi e delle piante da coltivare bisognerà, dunque, fare attenzione a non superare questa portata massima per ogni metro quadro di spazio disponibile. In un terrazzo da sei metri quadri, calcolando il rapporto appena indicato, la portata massima dell’orto dovrà essere di 1800 chili. Come si può notare, anche in uno spazio abbastanza ristretto è possibile allestire un orto di una certa consistenza e dimensione. Naturalmente, per evitare di creare confusione o risultati estetici sgradevoli, i contenitori con le piante dovranno essere disposti in maniera regolare ed ordinata, scegliendone le posizioni ideali o più strategiche già in fase di progettazione. Se il terrazzo sorge su un appartamento in condominio, prima di allestire l’orto bisogna anche chiedere il parere del condomino. L’orto in sé non è una struttura che crea problemi al vicinato, lo è semmai l’impianto di irrigazione. Conoscere preventivamente l’opinione del vicino consentirà di scegliere l’impianto di irrigazione meno fastidioso per gli altri condomini e permetterà di posizionare i vasi in angoli che creano meno dispersione di acqua sui balconi altrui.

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Come già detto nel nostro paragrafo introduttivo, le piante da coltivare in un orto sul terrazzo sono verdure, ortaggi e specie aromatiche. La scelta delle varie specie vegetali sarà più semplice in un terrazzo esposto a sud. In simili condizioni è possibile coltivare peperoni, peperoncini, cocomeri, e pomodori. Si tratta di specie tipiche dei Paesi caldi e mediterranei e che crescono regolarmente con almeno sei, sette ore di esposizione solare giornaliera. Nei terrazzi più ombrosi si possono scegliere lattughe, spinaci e bietole, che si “accontentano” di poco più di quattro ore di sole. I vasi con queste verdure vanno posizionati sempre nella parte più a sud del terrazzo. In un orto sul terrazzo non vanno trascurate nemmeno le piante aromatiche, quali menta, basilico, prezzemolo, timo, rosmarino e simili, che poste alla base degli ortaggi e delle altre verdure tengono lontani gli insetti nocivi e dannosi. Uno studio ha inoltre rivelato che sul terrazzo si possono coltivare anche papaya, fragole, tè e patate. Naturalmente ogni singola specie andrà scelta in base al microclima del proprio terrazzo.

Contenitori

Le piante che comporranno l’orto sul balcone vanno coltivate in vaso. I contenitori ideali per ortaggi, lattughe e piante aromatiche, sono in terracotta, materiale con un buon effetto drenante ed un’ottima capacità assorbente dell’umidità e dell’acqua in eccesso. I vasi in terracotta possono essere un po’ pesanti da spostare quando si coltivano ortaggi di grandi dimensioni. Molte aziende specializzate in prodotti per il giardinaggio propongono contenitori pratici, leggeri e facilmente ripiegabili. Realizzati in geotessuto, questi vasi di nuova generazione si adattano alla coltivazione di ortaggi, verdure, piante aromatiche, kiwi, lamponi, more senza spine ed ortaggi da spalliera come piselli, fagioli e fagiolini. I contenitori in geotessuto sfruttano le proprietà di un materiale ecologico resistente ed altamente drenante, che consente di coltivare le piante da orto senza rischiare marciumi o eccesso di umidità. Le diverse specie vanno piantate all’interno delle diverse celle del contenitore, realizzando la cosiddetta tecnica dell’orto a “quadretti”. Ogni riquadro ospiterà una determinata specie di pianta, consentendo di avere a disposizione un piccolo orto in miniatura ma abbondantemente fornito di tutte le specie tipiche di questo spazio naturale esterno.

Dimensioni vasi

La dimensione dei vasi che dovranno ospitare le piante da orto si dovrà adattare alle dimensioni delle specie scelte. La lattuga e le altre verdure si possono coltivare in vasi profondi al massimo 25 centimetri, mentre per ortaggi di dimensioni superiori, come zucchine, pomodori, melanzane e cocomeri, servono contenitori profondi 45 centimetri. I contenitori per realizzare l’orto a quadretti devono avere, oltre alle profondità indicate, anche una capienza adatta ad accogliere diverse specie orticole. In commercio esistono contenitori da 550 litri, che hanno dimensioni di 120x 120, e da 145 litri, lunghi centoventi centimetri e larghi trenta. Questi ultimi sono adatti alla coltivazione di fagioli, fagiolini e piselli. Per una coltivazione ottimale dei vari ortaggi sono consigliati vasi di forma quadrata.

Terriccio

Il terriccio ideale per le piante da orto coltivate sul terrazzo deve essere appositamente studiato per le verdure e gli ortaggi. Ogni specie ha specifiche necessità di nutrienti e per evitare morie o improvvisi disseccamenti è meglio acquistare i terricci appositi presso i garden center. Questi terricci fungono anche da fertilizzanti, perché addizionati con tutte le sostanze nutritive indispensabili alla sana crescita delle verdure e degli ortaggi. La preparazione del terriccio, in sede di messa a dimora delle piantine, funge anche da concimazione preventiva o di fondo e per le verdure a ciclo breve evita il ricorso a concimazioni successive, mentre per quelle a ciclo lungo saranno necessarie delle concimazioni in fase di rinvaso e di sostituzione del terriccio. Prima di aggiungere il terriccio al vaso si dovrà creare un fondo di argilla o ghiaietto, sostanze che favoriscono il drenaggio dell’acqua nel sottovaso. Il terriccio ideale per l’orto sul terrazzo può anche essere composto da torba bionda, humus vegetale e sabbia.

Annaffiature

L’orto sul terrazzo va innaffiato frequentemente, per evitare il disseccamento delle verdure e degli ortaggi. In estate, le piante vanno irrigate due volte al giorno, la mattina e la sera, mentre in autunno e in inverno basta irrigare una sola volta, in tarda mattinata. L’irrigazione dell’orto sul terrazzo è di rilevante importanza in tutta la fase di realizzazione dell’orto e della sua progettazione. Spesso, la mancata individuazione del giusto impianto irrigante porta a rinunciare all’idea dell’orto urbano. I metodi di irrigazione classica o manuale possono, infatti, creare accumuli di acqua nei vasi e sulla superficie della casa, oltre a problemi con i condomini che si trovano a dover subire i gocciolamenti delle irrigazioni altrui. Le soluzioni più moderne per irrigare l’orto sul terrazzo, senza spreco di acqua e senza rischio di litigare con i vicini, sono quelle a goccia e quelle per essudazione. I sistemi di irrigazione a goccia permettono di distribuire l’acqua nei vasi in maniera regolare e calibrata, tramite collegamento dei tubi ai rubinetti normalmente presenti su uno spazio del terrazzo stesso. Gli impianti di irrigazione per essudazione sono composti da tubi sottili da inserire nei vasi di forma quadrata e da tubi collettori da collegare al rubinetti. Corredati di timer, questi impianti raccolgono anche l’acqua piovana distribuendola in maniera calibrata alle piante e mantenendo costante il grado di umidità del terriccio. Lo spreco di acqua sarà pari a zero e nessun vicino si lamenterà di ricevere gocce d’acqua in testa durante le annaffiature.

 

Disposizione piante

La disposizione delle verdure e degli ortaggi sul balcone deve seguire dei criteri logici. Le piante che necessitano di sole vanno collocate più a sud, quelle che non disdegnano la mezz’ombra possono anche essere collocate in zone in cui il sole è meno presente durante la giornata. I vasi quadrati vanno posti contro il muro o con un lato poggiato alla parete. Questa posizione protegge le piante dalle raffiche di vento e consente di allestire delle piccole coperture per porle al riparo dal freddo. Le specie aromatiche vanno poste sotto verdure ed ortaggi, perché hanno un effetto repellente sugli insetti parassiti. Le varie piante possono essere piantate assieme, tenendo conto delle loro similitudini. Quindi, le aromatiche possono stare bene assieme ad altre specie aromatiche, le verdure a foglia verde possono, invece, beneficiare di altre verdure con le stesse caratteristiche.

Orto in terrazzo: Concime

Il concime per le piante orticole deve essere naturalmente ricco di macroelementi, quali azoto, fosforo e potassio, e di microelementi, questi ultimi non sono indispensabili per la salute delle piante, ma fondamentali per consentire il corretto svolgimento delle loro funzioni metaboliche. I concimi ideali per le piante da orto sono organici o minerali a lenta cessione. Somministrati durante la preparazione del terriccio, garantiscono una copertura nutritiva di tre o cinque mesi.

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