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Lavatrice non si accende | Cosa fare per farla ripartire

Se la lavatrice non si accende possiamo indagare con il tester per capire se la corrente arriva al pulsante di accensione

Quando la lavatrice non si accende, per approfondire l’indagine smontiamo il coperchio per accedere alla zona dove si trovano i cavi di alimentazione.

Con il tester (multimetro digitale) regolato su Volt in corrente alternata (ACV) controlliamo la presenza di tensione, a partire dall’ingresso del cavo di alimentazione nella carrozzeria, appoggiando, con la massima cautela, un puntale a massa, sulla lamiera nuda, e l’altro sulla parte terminale dei fili da controllare: il tester trova regolarmente 220 V fino all’interruttore di accensione dove, malgrado sia premuto, si rileva la presenza di tensione solo sul cavo di ingresso (dovrebbe esserci tensione anche su quello di uscita). Il problema è qui.

Come si procedere quando la lavatrice non parte

Tra i problemi lavatrice la verifica dei contatti elettrici è un passaggio fondamentale, ecco come procedere:

Togliamo la spina dalla presa e smontiamo i capofili dall’interruttore e lo estraiamo dalla sua sede con l’aiuto di un cacciavite. Per sicurezza controlliamo ancora, con il tester su Ohm: non c’è continuità. Il colpevole è lui. Ovviamente la cosa più facile da fare sarebbe comprarne uno nuovo, ma non è detto che l’elemento sia irrecuperabile.

Ripristinare i contatti

Smontiamo con un cacciavite i due gusci che lo compongono prestando la massima attenzione alle due molle che potrebbero spiccare un salto e rendersi irreperibili. Una volta separate le varie parti si nota che i contatti sono molto anneriti e in particolare quello fisso, causa un surriscaldamento, ha fuso in parte la plastica affondando di qualche decimo di millimetro, abbastanza per diventare irraggiungibile da parte del contatto mobile posto su di una lastrina basculante.

Il problema è ancora risolvibile; per ripristinare la funzionalità si puliscono accuratamente con un cacciavite i due contatti e si piega leggermente la lastrina, diminuendone la curvatura, in modo da rendere possibile un maggior avvicinamento; se il movimento non è sufficientemente ampio si raschia, con la lama di un cutter, la plastica del finecorsa della lastrina.

Nuova verifica con il tester

Si rimontano le parti lasciando per ultima la molla esterna che richiama il tasto, da inserire con l’aiuto di un cacciavite. Al termine è bene provare con il tester, regolato su Ohm, se la piegatura della lastrina è stata sufficiente ad assicurare un contatto efficace tra i contatti del pulsante.

Intervento passo-passo


Con la massima attenzione si controlla la tensione ai capi dei fili che provengono dal cavo di alimentazione con un tester regolato su Volt in corrente alternata.

L’interruttore (a sinistra) è incastrato sulla lamiera tramite due alette che sono accessibili solo dalla parte frontale, a sua volta schermata da un pannello di plastica.

Togliamo la spina dalla presa, sfiliamo i capofili, smontiamo il tasto e il pannello di plastica per accedere alle alette che trattengono l’interruttore.

Facciamo leva con la massima delicatezza sugli incastri che tengono insieme i due gusci dell’interruttore fino ad aprirlo prestando attenzione alle due molle.

La parte centrale, quella mobile, scorrendo avanti e indietro sulla guida, sposta con uno dei suoi occhielli la molla che muove la lastrina portacontatti (a sinistra).

A causa del calore sviluppato dalla corrente il portacontatto fisso ha fuso parzialmente la plastica allontanandosi dalla parte mobile.

La resistenza che ha causato il riscaldamento era provocata dallo sporco depositato sui contatti. Puliamoli accuratamente con un cacciavite fino a farli ritornare lucidi.

La riparazione è tutta qui: si piega leggermente la lastrina portacontatto in modo che riesca a raggiungere il contatto fisso e ad appoggiarsi su di esso con una certa forza.
La lastrina viene ricollocata nelle guide tra cui oscilla senza appoggiare sui finecorsa di plastica. La molla che la pilota si inserisce al centro.

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